> [ ibidem da Struttura economica e sociale... cit.]

- L’appartenenza al partito non si stabilisce da dati statistici o da un’anagrafe sociale: essa è in relazione al programma che il partito stesso si pone, non per un gruppo o una provincia ma per il corso di tutto il mondo del capitalismo… […]

(dal Manifesto) il partito si è aperto anche agli elementi non salariati, che abbracciano la sua dottrina e le sue storiche finalità.”

Poco più avanti (pag. 484) ci si imbatte in altri rovesciamenti:
- “Ad un certo punto nell’Internazionale comunista i rapporti si capovolsero: Lo Stato russo comandava sul partito russo, il partito sull’internazionale. La sinistra chiese che si rovesciasse questa piramide.”

§ LA CRISI STORICA DEL CAPITALE DROGATO, edizioni 19/75, Torino sett. 1978.

Cfr. qui i capitoli 

“Il sovvertitore sovvertito”, n.143 di pag.156:
- “con o senza partito la rivoluzione si farà. Col Partito le condizioni saranno infinitamente migliori. Col Partito e sotto la sua direzione, la rivoluzione ha le più grandi probabilità di vincere. Di qui il suo ruolo non di fare ma di dirigere la rivoluzione.”

“Volontà e coscienza” pag.163 ;

“Partito e rapporto di forza”, pag.168:
- “Il rovesciamento del rapporto di forza che moltiplicherà l’influenza del partito non può avvenire che in modo brutale, drammatico… il piccolo partito dei tempi di riflusso deve essere preparato a farvi fronte.”

§ DECIDERA’ LA GUERRA O LA RIVOLUZIONE?  Edizioni 19/75, Torino, Maggio 1981.

Cfr. capitolo “La crisi decisiva del 1975”, pag.372.
Qui vengono riproposti i due schemi dell’avvicendamento :
- “Si possono contare sulle dita quelli che afferrano oggi da marxisti il processo di rottura rivoluzionaria col capitalismo sulla base materialista della dialettica economica del marxismo catastrofico…
- […] e non si capisce che il crollo materiale della produzione precede la rivoluzione e l’atto cosciente e volontario – partitico – dell’instaurazione della società comunista superiore”. >